2008, ISBN: 9788880124702

Cinema e paesaggio, libro di Sergio Arecco, edito da Le mani. Dizionario critico in cento film, dalla A alla Z dalle origini del cinema a oggi da Il dottor Mabuse (Fritz Lang, 1922-23) a … Plus…

Cinema e paesaggio, libro di Sergio Arecco, edito da Le mani. Dizionario critico in cento film, dalla A alla Z dalle origini del cinema a oggi da Il dottor Mabuse (Fritz Lang, 1922-23) a Gomorra (Matteo Garrone, 2008), passando per Via col vento (Victor Fleming, 1939) o Hiroshima, mon amour (Alain Resnais, 1959). Il filo conduttore del libro è il paesaggio del cinema che non è mai sfondo o contorno illustrativo, ma presenza viva, interlocutore privilegiato e speculare ai personaggi, complemento insostituibile alla loro articolazione narrativa e alla loro storia. Il paesaggio con i suoi punti fermi e i suoi punti di fuga, i suoi margini e i suoi sconfinamenti. Il suo filo più segreto e più intimo, è quello delle frontiere del visibile che si spostano, dei confini che non si lasciano definire, che fanno avanzare sempre un po' di più i loro margini e le loro soglie. In una parola, è quello dello sconfinamento. Un concetto che, pur traendo ispirazione dal cinema di paesaggio, investe il cinema in sé, la sua dinamica, la sua grammatica e la sua sintassi: il paesaggio come una componente intrinseca, peculiare, del cinema, comparabile, per la sua funzione essenziale, alla recitazione degli attori o alla costruzione delle sequenze o alla dinamica del montaggio, vale a dire a quei fondamentali che fanno, materialmente e idealmente, un film. Qualcosa di più, dunque, di una nozione estetica. Quasi una filosofia (se la parola non fosse troppo grossa). Qualcosa che ha a che fare con la vita, con il suo perenne divenire. Media / Libri/Arti e spettacolo / Cinema, tv, radio, Le mani<

2008, ISBN: 9788880124702

Dizionario critico in cento film dalla A alla Z; dalle origini del cinema a oggi; da Il dottor Mabuse (Fritz Lang 1922-23) a Gomorra (Matteo Garrone 2008) passando per Via col vento (… Plus…

Dizionario critico in cento film dalla A alla Z; dalle origini del cinema a oggi; da Il dottor Mabuse (Fritz Lang 1922-23) a Gomorra (Matteo Garrone 2008) passando per Via col vento (Victor Fleming 1939) o Hiroshima mon amour (Alain Resnais 1959). Il filo conduttore del libro è il paesaggio del cinema che non è mai sfondo o contorno illustrativo ma presenza viva interlocutore privilegiato e speculare ai personaggi complemento insostituibile alla loro articolazione narrativa e alla loro storia. Il paesaggio con i suoi punti fermi e i suoi punti di fuga i suoi margini e i suoi sconfinamenti. Il suo filo più segreto e più intimo è quello delle frontiere del visibile che si spostano dei confini che non si lasciano definire che fanno avanzare sempre un po' di più i loro margini e le loro soglie. In una parola è quello dello sconfinamento. Un concetto che pur traendo ispirazione dal cinema di paesaggio investe il cinema in sé la sua dinamica la sua grammatica e la sua sintassi: il paesaggio come una componente intrinseca peculiare del cinema comparabile per la sua funzione essenziale alla recitazione degli attori o alla costruzione delle sequenze o alla dinamica del montaggio vale a dire a quei fondamentali che fanno materialmente e idealmente un film. Qualcosa di più dunque di una nozione estetica. Quasi una filosofia (se la parola non fosse troppo grossa). Qualcosa che ha a che fare con la vita con il suo perenne divenire. Libri / Arte e spettacolo / cinema, radio, tv http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/725/2710725.jpg, Le mani Microart's<

2008, ISBN: 9788880124702

[ED: Taschenbuch], [PU: Le Mani-Microart'S], Dizionario critico in cento film, dalla A alla Z dalle origini del cinema a oggi da Il dottor Mabuse (Fritz Lang, 1922-23) a Gomorra (Matteo G… Plus…

[ED: Taschenbuch], [PU: Le Mani-Microart'S], Dizionario critico in cento film, dalla A alla Z dalle origini del cinema a oggi da Il dottor Mabuse (Fritz Lang, 1922-23) a Gomorra (Matteo Garrone, 2008), passando per Via col vento (Victor Fleming, 1939) o Hiroshima, mon amour (Alain Resnais, 1959). Il filo conduttore del libro è il paesaggio del cinema che non è mai sfondo o contorno illustrativo, ma presenza viva, interlocutore privilegiato e speculare ai personaggi, complemento insostituibile alla loro articolazione narrativa e alla loro storia. Il paesaggio con i suoi punti fermi e i suoi punti di fuga, i suoi margini e i suoi sconfinamenti. Il suo filo più segreto e più intimo, è quello delle frontiere del visibile che si spostano, dei confini che non si lasciano definire, che fanno avanzare sempre un po' di più i loro margini e le loro soglie. In una parola, è quello dello sconfinamento. Un concetto che, pur traendo ispirazione dal cinema di paesaggio, investe il cinema in sé, la sua dinamica, la sua grammatica e la sua sintassi: il paesaggio come una componente intrinseca, peculiare, del cinema, comparabile, per la sua funzione essenziale, alla recitazione degli attori o alla costruzione delle sequenze o alla dinamica del montaggio, vale a dire a quei fondamentali che fanno, materialmente e idealmente, un film. Qualcosa di più, dunque, di una nozione estetica. Quasi una filosofia (se la parola non fosse troppo grossa). Qualcosa che ha a che fare con la vita, con il suo perenne divenire.Versandfertig in über 4 Wochen, [SC: 0.00]<

2008, ISBN: 9788880124702

Dizionario critico in cento film dalla A alla Z; dalle origini del cinema a oggi; da Il dottor Mabuse (Fritz Lang 1922-23) a Gomorra (Matteo Garrone 2008) passando per Via col vento (… Plus…

Dizionario critico in cento film dalla A alla Z; dalle origini del cinema a oggi; da Il dottor Mabuse (Fritz Lang 1922-23) a Gomorra (Matteo Garrone 2008) passando per Via col vento (Victor Fleming 1939) o Hiroshima mon amour (Alain Resnais 1959). Il filo conduttore del libro è il paesaggio del cinema che non è mai sfondo o contorno illustrativo ma presenza viva interlocutore privilegiato e speculare ai personaggi complemento insostituibile alla loro articolazione narrativa e alla loro storia. Il paesaggio con i suoi punti fermi e i suoi punti di fuga i suoi margini e i suoi sconfinamenti. Il suo filo più segreto e più intimo è quello delle frontiere del visibile che si spostano dei confini che non si lasciano definire che fanno avanzare sempre un po' di più i loro margini e le loro soglie. In una parola è quello dello sconfinamento. Un concetto che pur traendo ispirazione dal cinema di paesaggio investe il cinema in sé la sua dinamica la sua grammatica e la sua sintassi: il paesaggio come una componente intrinseca peculiare del cinema comparabile per la sua funzione essenziale alla recitazione degli attori o alla costruzione delle sequenze o alla dinamica del montaggio vale a dire a quei fondamentali che fanno materialmente e idealmente un film. Qualcosa di più dunque di una nozione estetica. Quasi una filosofia (se la parola non fosse troppo grossa). Qualcosa che ha a che fare con la vita con il suo perenne divenire. Libri / Arte e spettacolo / cinema, radio, tv, Le mani Microart's<

2009, ISBN: 8880124706, Lieferbar binnen 4-6 Wochen Frais d'envoiVersandkostenfrei innerhalb der BRD

Internationaler Buchtitel. In italienischer Sprache. Verlag: Le Mani-Microart'S, 256 Seiten, [GR: 25800 - TB/Kunst], Kartoniert/Broschiert