ISBN: 9786050319477

La struttura (il linguaggio la rappresentazione) non può distruggere de-costruire se stessa. Questo il paradosso il sentiero interrotto del post-strutturalismo. L' uomo è struttura s… Plus…

La struttura (il linguaggio la rappresentazione) non può distruggere de-costruire se stessa. Questo il paradosso il sentiero interrotto del post-strutturalismo. L' uomo è struttura struttura necessaria da essa limitato e de-limitato questa è la sua premessa insuperabile e dunque ciò oltre cui il suo pensare il suo ragionare non può andare. Ma aldilà della struttura rappresentativa l' uomo è Volontà Volontà di dire Volontà di vivere Volontà di Verità Volontà di Potenza. Ogni pensiero dunque anzi il pensiero nella sua essenza è derivante (e indirizzato quindi) da strutture strutture che però rispondono sempre al criterio del bisogno della Volontà. Il pensiero è perciò sempre inevitabilmente strutturalizzato manipolato e quindi strutturalizzante e manipolante calcolante oggettivante logico. Il mondo cosi come appare oggi non è che il mondo conquistato umanizzato formato a immagine disponibilità e abitabilità dell'uomo in sintesi il mondo per come l' uomo lo ha disposto nel suo disporre. Dalle strutture primarie dei greci per poter pensare l' essere il mondo (vd commento di Heidegger a Parmenide nei Seminari) al mondo strutturalizzato e strutturalizzante della post-modernità. Eppure in tutto ciò l' uomo ha generato qualcosa che egli considera il suo prolungamento naturale ma che al tempo stesso qualcosa che può risvegliarlo dal suo delirio logico-oggettivante: La macchina. Essa in quanto priva di giudizio di capacità di conferire senso in sintesi prima di Volontà ma pur sempre generata a immagine e somiglianza dell' uomo sulla base di una semplice rappresentazione e rappresentabilità dualistica (0 1) può generare a fronte della de-costruzione necessaria umana darci donarci in quanto rappresentazioni tutte o quasi le possibilità non date escluse. Laddove l'uomo de-costruisce se stesso la macchina elabora genera nuove strutture o meglio strutture finora assenti non date escluse dalla Volontà dal pensiero logico-oggettivante. eBook / Scienze sociali e professioni / bibliografia http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/484/5901484.jpg, CASA NON CLASSIFICATA<

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La poesia è nel suono nella forma non nel senso.  E' l'eccedenza del suono della forma che discioglie il senso rendendolo mai determinato e determinabile e dunque infinito.  Ma una poe… Plus…

La poesia è nel suono nella forma non nel senso.  E' l'eccedenza del suono della forma che discioglie il senso rendendolo mai determinato e determinabile e dunque infinito.  Ma una poesia o meglio un atto poetico non è mai indipendente dal tempo in cui essa nasce. Un atto poetico (sia esso uno scritto un dipinto una vita una scultura un componimento ecc.) è principalmente un atto es-etico.  Ogni epoca ha il suo "ethikos" la propria "teoria del vivere" il proprio "potere" (ciò che definisce le possibilità d'azione di vita)  il proprio fondamento implicito o esplicito.  Ma i poeti non appartengono mai al proprio tempo non appartengono mai all' "ethikos" del proprio tempo. Vi si configurano in antitesi ovviamente perché da questo si elevano ma essi rispondo tutti ad un proprio "ethikos" diverso di volta in volta ma mosso da una radice comune. Essi rispondono all' "ethikos" dell'"Es" secondo Freud l'istanza intrapsichica che rappresenta la voce nell'animo dell'uomo". Particella latina della parola dal greco Ex o Ek che indica inoltre un "fuori da". L'Es parla citando Lacan domanda urla e ci impone un atto un'azione un compito: Libertà.  Un atto es-etico è dunque un atto fuori dall'"ethikos" del vigente del definito un'atto di libertà.  La poesia ovviamente del senso di "poiesis" il prodotto un atto di "verà" di libertà. Un "dono" un frammento una testimonianza della libertà del poeta. Un "fare dal nulla" che impone dunque un aver visto il nulla che ogni tempo nasconde dietro le proprie menzogne. Al di la del proprio fondamento.  Oggi un atto di libertà non può che essere un atto di rifiuto. Il rifiuto della razionalità strumentale è più che mai un atto costitutivo non solo dell' atto poetico ma anche è sopratutto del prodotto poetico. Non basta più però un dadaismo facile non basta prendere versi e mescolarli a caso. Occorre spingersi ancora più in là occorre decostruire soprattutto il linguaggio in particolar modo la parola. eBook / Letterature / poesia http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/484/5901484.jpg, CASA NON CLASSIFICATA<

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L'uomo è struttura struttura necessaria da essa limitato e de-limitato questa è la sua premessa insuperabile e dunque ciò oltre cui il suo pensare il suo ragionare non può andare. M… Plus…

L'uomo è struttura struttura necessaria da essa limitato e de-limitato questa è la sua premessa insuperabile e dunque ciò oltre cui il suo pensare il suo ragionare non può andare. Ma aldilà della struttura rappresentativa ciò che lo rende limitato è la Volontà l'uomo è Volontà Volontà di dire Volontà di vivere Volontà di Verità Volontà di Potenza. Il senso ciò che esso è costretto a cercare non esiste il senso è ciò che l' uomo da come risposta al suo bisogno. Ogni pensiero dunque anzi il pensiero (e dunque la vita) nella sua essenza è derivante (e indirizzato quindi) da strutture strutture che però rispondono sempre al criterio del bisogno della Volontà. Il pensiero è perciò sempre inevitabilmente strutturalizzato manipolato e quindi strutturalizzante e manipolante calcolante oggettivante logico. Il mondo cosi come appare oggi non è che il mondo conquistato umanizzato formato a immagine disponibilità e abitabilità dell'uomo in sintesi il mondo per come l'uomo lo ha disposto nel suo disporre. Dalle strutture primarie dei greci per poter pensare l' essere il mondo (vd commento di Heidegger a Parmenide nei "Seminari") al mondo strutturalizzato e strutturalizzante della post-modernità. Eppure in tutto ciò l' uomo ha generato qualcosa che egli considera il suo prolungamento naturale ma che al tempo stesso qualcosa che può risvegliarlo dal suo delirio logico-oggettivante: La macchina. Essa in quanto priva di giudizio di capacità di conferire senso in sintesi prima di Volontà ma pur sempre generata a immagine e somiglianza dell' uomo sulla base di una semplice rappresentazione e rappresentabilità dualistica (0 1) può generare a fronte della de-costruzione umana oggi più che mai necessaria darci donarci in quanto rappresentazioni tutte o quasi le possibilità non date escluse le possibilità altre. eBook / Arte e spettacolo / monografie http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/484/5901484.jpg, CASA NON CLASSIFICATA<

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Progetto Ubermensch, Stefano Tufi,NOOK Book (eBook), Italian-language edition,Pub by Progetto Ubermensch on 09-01-2014 EBooks Books ~~ Poetry~~ European ~~ General Poesie~~Progetto-Uberme… Plus…

Progetto Ubermensch, Stefano Tufi,NOOK Book (eBook), Italian-language edition,Pub by Progetto Ubermensch on 09-01-2014 EBooks Books ~~ Poetry~~ European ~~ General Poesie~~Progetto-Ubermensch Progetto Ubermensch<

ISBN: 9786050319477

"Solo il caos genera stelle danzanti." (F.W. Nietzsche) eBook / Scienze umane / linguaggio http://www.lafeltrinelli.it/static/images/l/484/5901484.jpg, CASA NON CLASSIFICATA